venerdì 11 marzo 2016

Regalo Di Natale e non solo: breve panoramica sul Poker nel cinema


Regalo Di Natale di Pupi Avati è uno di quei film che ti restituiscono fiducia nel genere umano ogni volta che lo guardi, all'incirca come una di quelle puntate di Kenshiro dove arrivavano i barbari postatomici puntualmente a massacrare l'intero villaggio ma non prima di aver torturato tutti gli abitanti, agnellini e caprette compresi.
Gran parte dell'angoscia dirompente che tale feroce pellicola ti vomita addosso, essendo un film estramente statico e dialogato, deriva dalla messinscena quasi totalmente incentrata sulla partita a Poker che, nel corso degli anni, è diventato il gioco di carte più gettonato sul grande schermo dai film western in poi, subito dopo Briscola, Rubamazzo e Merda. Presumibilmente questa predilezione deriva in larga parte dal fatto che il Poker è un gioco particolarmente tensiogeno, composto di lunghi silenzi, sguardi e bluff in gran stile ed in quanto tale ha assunto nel tempo uno status quo di badassery indiscutibile dando vita a sequenze particolamente celebri e ben fisse nell'immaginario popolare.
Eccone alcune:

Lock & Stock di Guy Ritchie (1998)
Può piacere o non piacere come lavora questo regista ma la scena iniziale con tanto di Poker di Lock & Stock ha il suo indubbio perchè, specialmente nel rappresentare il terribile stato d'animo di chi ha appena perso tutto. Con tanto di "I Wanna Be Your Dog" di sua maestà Iggy Pop in sottofondo e scusate se è poco.



Asso di Castellano & Pipolo (1986)
Ancora lontano anni luce dal ruolo messianico di arringatore delle masse Adriano Celentano sboroneggia non poco con tanto di puntatona da tre miliardi e otto. Erano gli anni '80 e si vede.



Cincinnati Kid di Norman Jewison (1965) 
"Vita Spericolata" Steve McQueen ad interpretare Eric Stoner, un cazzutissimo giocatore di Poker di New Orleans negli anni '30.



Per qualche dollaro in più di Sergio Leone (1965)
Lo scalciaculi per antonomasia, Clint Eastwood nei polverosi panni delo straniero senza nome della trilogia del dollaro, in una scena dove i livelli di badassery raggiungono vette inesplorate.
- Che giocavamo?-
- La pelle -
Ciao.



Regalo di Natale di Pupi Avati (1986)
Si parlava giusto di questo film e questo è il finale che t'ammazza. La faccia di Carlo Delle Piane popolerà i tuoi incubi per gli anni a venire.



La rivincita di Natale di Pupi Avati (2004)
Ed ecco la relativa rivincita vent'anni dopo, da non guardare assolutamente se non avete visto il primo film.



Continuavano a chiamarlo Trinità di E.B. Cluther (1971)
Ma è esattamente qui che volevi arrivare, non si può parlare di Poker senza citare forse la migliore sequenza di sempre. Terence Hill titaneggia nei lercissimi panni della Mano Destra Del Diavolo e le mani in primo piano sono prestate al cinema dal celebre prestigiatore Tony Binarelli. Sublime.



Per concludere, anche se la lista sarebbe molto più lunga, menzione speciale per la celebre partita a Poker in Amici Miei di Pupi Avati al Bar Necchi, inizio dell'esilarante finale malavitoso.
- Hai detto centomila? -








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